Sarajevo incontra: voci, storie e immagini per la pace

Bosnia-Erzegovina, Italia
Settore: Parità di genere / Educazione inclusiva / Migrazione e cittadinanza globale

  • Informazioni sul progetto

    Il progetto prevede diverse iniziative volte a rafforzare la partecipazione dei cittadini a una cultura di pace, sviluppando l’empatia e l’importanza della solidarietà, in particolare coinvolgendo le giovani generazioni nella riflessione sul concetto di diritti umani e consentendo loro di adattare il proprio linguaggio per esprimere unità, inclusione e non violenza.

    Il Festival Balkanika nella prima edizione dal titolo “Sarajevo Mon Amour” che si terrà dal 16-22 ottobre, 2023 nella citta di Reggio Emilia, oltre alla mostra Breaking Free che si svolgerà nei mesi di novembre e dicembre 2023 tra Ravenna e Cesena permetteranno di portare sul territorio emiliano-romagnolo la storia dei Balcani.

    Il podcast “I walk the line” sarà prossimamente disponibile sulle piattaforme di streaming audio online con le testimonianze degli attivisti e dei migranti sulla rotta balcanica, per permettere di conoscere come funziona una delle rotte migratorie più pericolose al mondo con l’obiettivo di sviluppare un futuro di pace.

La prima edizione del Festival Balkanika, intitolata “Sarajevo Mon Amour”, si è tenuta a Reggio Emilia dal 15 al 22 ottobre.

Organizzata in collaborazione con Istoreco e Cisl Emilia Centrale, il festival ha coinvolto numerose realtà locali, tra cui  e Viacassoli.Giro del Cielo, Lup, Boorea, Anteas Aps Er, Federazione Italiana Pallacanestro Reggio Emilia, Ipssc Filippo Re, Granello di Senape, Mirni Most e Viacassoli1.

Durante la settimana, il programma del festival è stato ricco di eventi. Si è iniziato con un appuntamento presso la sinagoga di via dell’Aquila il 15 ottobre, dove Eli Tauber ha raccontato la storia dell’Haggadah, un libro sacro per la comunità ebraica di Sarajevo. Il festival ha anche celebrato storie di sport, in particolare di basket, con testimonianze sul Bosna Sarajevo, campione d’Europa, e sull’esperienza del basket jugoslavo. Sono state valorizzate anche le esperienze di attivismo femminile nella regione balcanica, con la partecipazione di figure come Staša Zajović, leader delle Donne in Nero di Belgrado.

Tra gli eventi teatrali, è stato messo in scena lo spettacolo “La scelta – e tu cosa avresti fatto?” al Teatro San Prospero, mentre presso Istoreco sono stati aperti gli archivi di Piero Del Giudice. Una conferenza dal titolo “L’Europa muore o rinasce a Sarajevo? – Eredità e attualità di Alex Langer nei Balcani” si è tenuta al Museo di Casa Cervi.

La Grande serata Balkanika, svoltasi agli Orti Spallanzani il 22 ottobre, ha incluso racconti e testimonianze di studenti e scout di vari gruppi regionali che hanno visitato i Balcani. Durante l’evento è stato proiettato il documentario “La pace fredda, è davvero finita la guerra in Bosnia Erzegovina?” di Marcella Menozzi.

Inoltre, dal 13 al 22 ottobre, presso il Centro sociale Orti Spallanzani è stata esposta la mostra “Manifesti di comunicazione Sociale – Most un ponte tra Reggio Emilia e i Balcani”, realizzata dagli studenti delle classi quarte dell’anno 2019-2020 indirizzo grafico Blaise Pascal.

“Breaking Free” la mostra fotografica di “Forgotten Children of war” allestita da Senedin Hrnjica e Merjem Muhadžić dell’associazione

ZDR di Sarajevo prima nella città di Cesena nel mese di novembre e sucecssivamente nella città di Ravenna nel dicembre 2023 in collaborazione con i Comuni di Cesena e Ravenna, Cisl Romagna, Legacoop Romagna, Centro Pace di Cesena e di Ravenna, Anteas Emilia-Romagna APS, Gruppo scout Agesci San Mauro Pascoli.

“Breaking Free” trae ispirazione dalle storie di madri e dei loro bambini nati dagli stupri di guerra; è la storia di battaglie ignorate dalle istituzioni per moltissimi anni. Queste vicende, rimaste nell’ombra sotto il segno dello stigma e della discriminazione, con forza reclamano di uscire allo scoperto e di raccontare l’oscurità che hanno vissuto ed il contesto in cui si inseriscono: una società martoriata dai nazionalismi. L’esposizione si compone di venti foto realizzate dall’artista franco-siriano Sakher Almonen che Ajna Jusić, presidente dell’associazione, presenta così: “Ciò che noi consideriamo davvero importante e significativo di questa mostra, è che le nostre madri, comprese le donne che sono sopravvissute agli stupri durante la guerra, parleranno ad alta voce e invieranno, insieme ai bambini nati a causa della guerra, un messaggio comune. Per una società di eguali valori e non una società delle discriminazioni”.

  • Beneficiari

    2400 cittadini di cui 1500 hanno preso parte alle iniziative del Festival Balkanika e 900 alla mostra Breaking Free tra Ravenna e Cesena

    700 studenti delle scuole superiori  sono coinvolti durante le attività del Festival e della mostra;

    20 attivisti e migranti coinvolti nella realizzazione del podcast “I walk the line”.

  • Finanziatori

    Progetto sostenuto con il contributo della Regione Emilia-Romagna

 
  • Con il patrocinio di:

    Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

 
  • Partner/Stakeholder principali

    Anolf RA odv,  ISTORECO, Fondazione E-35, Centro culturale Mondinsieme, Cisl Emilia Centrale, IPSSC Filippo Re, cooperativa sociale Giro del Cielo e Madre Teresa, Infinito Edizioni, circoli Arci, gruppi scout AGESCI, Comune di Ravenna, Comune di Cesena, Cisl Romagna, Centro Pace di Cesena

 

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